Won-Hyo (617 – 28 Aprile 686 d.C.) fu uno dei pensatori e scrittori più importanti della tradizione buddista Coreana, le cui opere influenzarono il pensiero di numerosi suoi successori e rivoluzionarono la visione del buddismo. Egli ispirò infatti numerosi filosofi e monaci non solo in Corea, ma anche in Cina e Giappone, scrivendo oltre 80 opere le quali furono determinanti per lo sviluppo e l’evoluzione del pensiero e della tradizione buddista in estremo oriente. In Corea è considerato un eroe popolare ed il principale responsabile della diffusione del buddismo nella nazione. 

Won-Hyo visse a cavallo tra la fine del periodo dei Tre Regni di Corea e l’unificazione della penisola sotto la Dinastia Silla, giocando un ruolo fondamentale nella diffusione di diverse dottrine buddiste che raggiunsero la Corea al tempo. Nonostante si riconoscesse maggiormente nella dottrina Hwaeom, i suoi lavori coprono tutto lo spettro della religione buddista che si diffuse in Corea. Won-Hyo divenne famoso perché era solito danzare e cantare in strada. Nonostante questi comportamenti fossero sconsigliati dalla filosofia buddista, le sue azioni vennero interpretate come upaya, come cioè un metodo alternativo per raggiungere l’illuminazione.

Nel 661 d.C. Won-Hyo partì per un viaggio in Cina con il suo amico Uisang (fondatore della dotrina buddista Hwaeom) per approfondire i loro studi sul buddismo ma, durante una tempesta, i due furono costretti a cercare rifugio in una grotta. Durante la notte, Won-Hyo si svegliò per la sete, e bevve da quella che al buio pensava fosse una ciotola con dell’acqua fresca. La mattina seguente, i due monaci si resero conto di essersi rifugiati in un mausoleo e che la ciotola da cui Won-Hyo aveva bevuto era in realtà un teschio contenente acqua stagnante. Won-Hyo rimase colpito dalla capacità della mente umana di modificare la realtà, e decise di abbandonare la vita monastica per diffondere la religione buddista da uomo laico. Per via di questo particolare episodio della sua vita, Won-Hyo viene spesso raffigurato con in mano un teschio.

Si pensa che gran parte delle sue opere furono scritte mentre Won-Hyo si trovava al tempio di Bunhwangsa, vicino a Gyeongju. Per questo motivo, all’interno del tempio si trovano un centro di studi ed un santuario chiamati Bogwangjeon dedicati a lui e alla sua eredità spirituale.