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Il Combattimento nel Taekwon-Do

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Anche se il Taekwon-Do è un’arte di difesa (no smetteremo mai di Specificarlo), l’allenamento e la pratica di tecniche contro un avversario reale, o più di uno, è molto importante, soprattutto perché è un ottimo metodo per verificare ciò che un Allievo ha imparato.

Durante il combattimento, l’Allievo metterà alla prova le abilità acquisite, imparerà a riconoscere e ad anticipare le tattiche dell’avversario;

La Pratica de Combattimento forma l’autocontrollo, aumenta la fiducia in se stessi,  fa emergere il coraggio.

Ci sono due tipi di combattimento: combattimento a passo (Yaksok Matsogi) e combattimento libero (Jayu Matsogi).

Combattimento “A Passo” (Yaksok Matsogi):

Il combattimento “A Passo” (o predisposto) viene definito così perché è preorganizzato.

Gli Atleti si accordano sulle regole, come ad esempio: il numero di passi da intraprendere, l’obiettivo da attaccare, lo strumento da utilizzare, ecc… Non vi è però alcun contatto, lo scopo è quello di sviluppare il controllo fermandosi a pochi centimetri/millimetri dal bersaglio e di portare tecniche corrette e potenzialmente efficaci.

Ci sono tre livelli di combattimento “a passo”: a 3 passi per i principianti, a 2 passi per gli intermedi, e ad 1 passo per gli avanzati.

L’obiettivo è quello di aiutare l’Allievo a comprendere lo scopo dei movimenti, di padroneggiare l’interazione con l’avversario per quanto riguarda posizioni e distanze, a sviluppare i riflessi e ad avere una risposta veloce, istantanea, per legittima difesa.

NB. Per la nostra Scuola i combattimenti a 2 passi sono codificati (25 in tutto) e vengono progressivamente appresi fino al livello di cintura nera 2° Dan.

Combattimento “Libero” (Jayu Matsogi):

Il combattimento “Libero” (quello sportivo), al contrario di quello “A Passo” non è pre-organizzato.

Non vi è un prescritto numero di passi o movimenti. Si tratta essenzialmente di combattimento aperto con attacchi “controllati” utilizzando tutti i mezzi ed i metodi.

Al fine di prevenire gli infortuni, è obbligatorio l’uso di dispositivi di protezione quali casco, guanti e quant’altro.

Poiché ognuno dei partecipanti è libero di muoversi e di attaccare, il combattimento libero incoraggia lo sviluppo di strategie di attacco e difesa, migliorando la velocità di Azione e Decisionale. Poiché il combattimento libero è praticato non-stop, e può consistere in uno, due o tre round, essere in ottime condizioni fisiche è molto importante.

L’ITF ha regole precise e un sistema di combattimento libero per le gare. Sono consentite tecniche con mani e piedi, gli atleti devono fare buon uso di combinazioni e se possibile di tecniche in volo, rendendo questi combattimenti  spettacolari.

L’insegnamento del combattimento libero, in genere, è in programma a partire dal livello di cintura gialla a meno di particolari attitudini dell’Allievo.